Hanno unito le forze in tre e hanno confezionato uno stupendo regalo alla città: la mostra di “Medaglie incomparabili … di …sublime antichità”, allestita fino al 16 novembre a Palazzo Zuckermann. Il Comune di Padova con i Musei Civici, l’Università degli Studi di Padova attraverso il Dipartimento di Beni Culturali e la Biblioteca Antica del Seminario, con la collaborazione anche di altre realtà culturali regionali, hanno dato corpo a un’esposizione che testimonia il legame secolare fra Padova e il mondo della moneta antica. Le tre istituzioni che hanno messo assieme le loro raccolte, creando un “incomparabile” percorso espositivo – fatto di monete, medaglie, stampi, manoscritti, fotografie e libri a stampa, – che testimonia il rapporto fra la cultura padovana e veneta con il mondo della monetazione tra Cinquecento e Novecento.

“Un viaggio affascinante” l’ha definito Giovanna Bergantino, direttrice della Biblioteca Antica del Seminario, nato da erudizione, collaborazione, passione e cura, che dà “nuova voce a documenti”, valorizzandoli attraverso la condivisione.

Nel corso della “vernice” della mostra, nell’atrio di Palazzo Zuckermann, gremitissimo, è stato sottolineato come attraverso iniziative tanto prestigiose si instauri un proficuo dialogo con la città, facendo così uscire la cultura specialistica dai libri per mettere la conoscenza a disposizione di tutti in spazi accoglienti e fruibili.

Anche per l’assessore comunale Andrea Colasio questa mostra, attraverso gli “oggetti parlanti” esposti, “illustra aspetti significativi della storia della nostra città”. “Una mostra – ha aggiunto – che non poteva compiersi se non tramite la stretta collaborazione tra alcune delle istituzioni più importanti della nostra città”.

Il percorso espositivo è concepito in tre tappe. La prima sezione è dedicata al periodo compreso fra XIV e XVI secolo, “da Petrarca a Cavino nella Padova umanista e rinascimentale”. In questo periodo le raffigurazioni delle monete sono state fonte di ispirazione di influenti artisti, con Donatello e Mantegna su tutti. All’epoca c’è stata anche la nascita della medaglia nell’ambito della corte carrarese del 1390 su modello della moneta romana imperiale. La seconda sezione comprende il periodo dal XVII al XIX secolo”. E qui l’attenzione si concentra in particolare sulla collezione dei fratelli Canova donata al Seminario di Padova nel 1837, nonché sulla donazione Bottacin, su monete bizantine e islamiche nonché su recentissime acquisizioni provenienti dalle raccolte di Luigi Beschi e Guido Zavattoni. La terza sezione è dedicata a “Il XX secolo, un patrimonio diffuso: monete e medaglie nel patrimonio pubblico padovano”.

Tra le pubblicazioni esposte c’è uno scritto di Giovanni da Cavino – orafo, celeberrimo imitatore di monete antiche – che per la prima volta è uscito dalla Biblioteca Antica del Seminario.

Per Michele Asolati, docente di Numismatica all’Università di Padova (tra i curatori della rassegna con Giovanna Bergantino,  Marco Callegari dei Musei Civici di Padova e Valeria Vettorato conservatrice del Museo Bottacin) “il percorso espositivo racconta la straordinaria congiuntura storica, culturale e artistica che ha permeato il tessuto  cognitivo della città di Padova nel corso di cinque secoli, incrociando personalità di spicco”.

Per la Biblioteca del Seminario c’è un motivo speciale di soddisfazione in più per aver contribuito all’allestimento di questa mostra: quest’anno, infatti, si ricorda il quarto centenario della nascita di San Gregorio Barbarigo, il fondatore del Seminario oltre che uno straordinario innovatore (a lui si deve anche la creazione della Biblioteca e della Tipografia del Seminario). Giovanna Bergantino ha ricordato quanto fosse importante che “la cultura uscisse dalle teche e il sapere fosse messo al servizio della comunità. Con questa mostra ci siamo posti sul solco voluto dal nostro fondatore. Raccogliamo la sua eredità che resta così memoria viva”.

La mostra è a ingresso libero. Sono previste visite guidate gratuite alle ore 11:00 nei giorni 11 e 26 ottobre e 8 novembre 2025.

Per prenotare scrivere a museo.bottacin@comune.padova.it. Anche il catalogo è scaricabile on line gratuitamente.

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